giovedì, luglio 25, 2002

No pain... no gain...

Piů o meno lo scorso anno, leggendo un articolo su 'Fortune' mi colpě l'analisi che il giornalista faceva del sistema economico giapponese. Era stato eletto da poco premier Junichiro Koizumi, l'uomo che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell'economia nipponica in piena crisi. Un'impresa per niente facile specie di fronte ad una popolazione fortemente provata anche psicologicamente dalla congiuntura negativa. Oltre 10.000 le imprese che fallivano ogni anno generando eserciti di 'homeless' che, a differenza dell'America, la Terra del Sol Levante non era abituata a 'gestire', vivendolo come un fenomeno del tutto nuovo e non comprensibile ad una cultura orientale ricca, fortemente orientata al lavoro e ormai dipendente dall'estero e siprattutto dall'Occidente per molti aspetti (un esempio su tutti č l'importazione di prodotti alimentari che il Paese non č in grado di produrre in quantitŕ e varietŕ sufficienti al fabbisogno della popolazione).
Il gigante giapponese era in ginocchio.
Koizumi ha lavorato e sta lavorando sodo, non c'č che dire... I giornali oggi riportano la liberalizzazione delle 'Poste' giapponesi, per oltre 130 anni monopolio di Stato, e in generale pare si stia assistendo ai primi segnali di una faticosa ripresa (che sembra perň caratterizzare soprattutto i grandi gruppi e non il tessuto della piccola e media impresa). Eppure, secondo quanto reso noto dalla polizia nazionale, i suicidi per cause legate alle condizioni economiche, nel corso del 2001, sono stati ben 6.845 . Si tratta soprattutto di impiegati che hanno perso il lavoro, e piccoli imprenditori. Il dato č il piů alto registrato dal 1978, anno in cui si č iniziata la rilevazione statistica.
Di fatto, una ripresa, quella giapponese che sta pienamente rispondendo all'amaro monito di Koizumi, il cui slogan, alle elezioni, era stato "No pain, no gain" (nessun dolore... nessun guadagno...).

Per chi volesse notizie sul Giappone...Kyodo News on the web

mercoledì, luglio 24, 2002

E' arrivato un bastimento carico di.... Axia

E' di stamattina la notizia che le autoritŕ sudcoreane hanno aperto un'inchiesta su un esperimento di clonazione che pare sia stato tentato dalla BioFusion Tech, filiale della Clonaid (societŕ del francese Claude Vorilhon, fondatore della setta 'Rael') per la Corea del Sud.
Sembra infatti che vi sia una donna che sta portando avanti la gestazione di un embrione clonato dalla Clonaid. La donna apparterrebbe, anche lei, alla setta dei Raeliani, convinti che con la clonazione si acquisti l'eternitŕ. Il parto dovrebbe avvenire in Sud Corea o in altro Paese ove venisse vietato. Il ministero della sanitŕ di Seul ha disposto indagini accurate in proposito.

La notizia ci stupisce?
Mah... non piů di tanto direi. Chi č cosě ingenuo da pensare che dopo la dolcissima Dolly (la prima pecora ufficialmente clonata, nella storia della scienza) non ci saremmo accaniti a cercare di riprodurre noi stessi? In fondo chi ci puň biasimare? 'Da qualche parte' č scritto: Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza... non č mica colpa nostra se abbiamo manie di onnipotenza!!!!...
Giŕ me lo immagino... farň riprodurre cloni di Axia a oltranza... mentre una č in gestazione e un'altra avrŕ 5 anni... alla terza consiglierň di fare il liceo classico (io ho fatto lo scientifico, ma mi servirŕ per capire come sarei riuscita in greco), alla quarta invece suggerirň di fare la cantante... da ragazzina mi proposero di seguire questa strada, magari oggi, invece di essere qui a incastrarmi il cervello con inutili elucubrazioni, potevo essere alle bahamas a godermi una bella vacanza dopo un tour fantastico...
Beh... in attesa di 'incontrare me stessa' per strada vi segnalo un altro blog particolare che ho appena attivato e che si chiama spaghettiamerenda... 'fate vobis'...

domenica, luglio 21, 2002

Oggi vorrei segnalare un sito a mio parere molto interessante soprattutto per chi ha a cuore i problemi ambientali e vuole conoscere le novitŕ in fatto di leggi e iniziative.www.greensite.it