venerdì, settembre 20, 2002

Quel futuro che...

Avete mai pensato a come sarŕ la Terra tra 50.000 anni? Vi č mai capitato di immaginare quale ambiente troveranno quelli che ci succederanno, che tipo di lavoro faranno, quali saranno i loro svaghi, quali i loro crucci, e soprattutto... quanto di quello che oggi raprresenta la nostra vita resterŕ...?
E allora mi capita di riflettere sul mare di emozioni e di sensazioni, che s'intrecciano ogni giorno su questo pianeta, penso alle 'Sliding doors', a quello che avrebbe potuto essere e non č stato, a quello che ci ha sfiorato solo per un istante e che magari avrebbe cambiato completamente la nostra vita... penso alle paure che ci inibiscono, al coraggio che ci fa osare, a quel muto, comune desiderio di essere amati anche solo per pochi attimi, ma davvero...
Perché queste delicate e un po' malinconiche considerazioni?
Perché ho ricevuto qualche giorno fa una e-mail da un caro amico, che mi segnalava un sito molto particolare.
Il sito in questione č quello di KEO, nominato 'Progetto del 21° Secolo' dall'UNESCO.
"To tell the people of tomorrow, more about the people of today And to reinvent our present world by sharing each other's dreams, aspirations, personal hopes… so that we can address all of this to our faraway descendants*.
Ci sono seimila battute a vostra disposizione per mandare un messaggio a chi un giorno popolerŕ questa Terra. Uno spazio per raccontare o raccontarvi, che partirŕ con il satellite KEO a fine 2003 e che ritornerŕ sulla Terra fra 50.000 anni.
Io ci sto pensando... c'č tempo fino al 31 dicembre 2002.
La trovo un'idea cosě disperatamente e appassionatamente umana... affidare alla tecnologia il nostro piů profondo desiderio di comunicare con un futuro che non conosceremo mai...
Chissŕ cosa scriverebbe mio padre...


* Per raccontare alla gente di domani qualcosa di piů della gente di oggi e per reinventare il mondo di adesso partecipando ciascuno ai sogni, alle aspirazioni, ai desideri personali degli altri... in modo da poter inviare tutto questo ai nostri cosě lontani discendenti...

domenica, settembre 15, 2002

Thanx

Beh, sono di nuovo qui.
Non immaginavo fossero cosě in tanti i lettori di questo mio spazio. Ma quello che piů mi ha colpito non sono stati tanto i contatti avuti dal blog in pochi mesi, quanto le persone che tornano a visitarlo e che numerose mi hanno chiesto il perché del mancato aggiornamento degli ultimi tempi. E' vero... per un po' č calato il silenzio su questo blog, e non c'č un motivo preciso se non che avevo bisogno di staccare la spina per qualche tempo e che in ogni caso mi piace gestire questo spazio scrivendoci delle cose solo quando 'ho' delle cose da scrivere... questo mio spazio rappresenta per me il piacere di dire ciň che penso, incondizionatamente, e non ha altri obiettivi che questo.
Ringrazio quindi tutti coloro che ogni tanto vengono qui a passare qualche minuto con le mie idee e con le informazioni che cerco di dare approfondendo, magari, questioni e realtŕ spesso poco conosciute, o solo intuite, attraverso notizie sporadiche sui media, il piů delle volte inghiottite dal grande buco nero della quotidianitŕ...