Dovreste vedere la mia scrivania in questo momento... a destra una catasta di libri e manuali che leggo disperatamente tra una relazione e l'altra, un progetto e l'altro, una telefonata e l'altra... a sinistra un mucchio di fogli e fogliettini, post-it e quant'altro, il tutto disseminato di floppy, cd e matite mezze masticate e sempre da temperare. Ma, eccolo lě il vero problema... davanti a me, silenziosa, minacciosa, stabile e insopportabile, una pila di... multe (4 per l'esattezza), bollette, 'obblighi' di iscrizione di qua e di lŕ (naturalmente a pagamento), il 'richiamo' dell'assicurazione (meno ameno di quello 'della foresta'), la delega anticipo IVA, etc., etc., etc. (pure gli etc. sono tutti da pagare...). Sono disperata... lancio uno sguardo alla ricerca di uno spazio libero nel quale far riposare i miei pensieri... lě, tra la tastiera, il mouse e l'evidenziatore ne scopro uno. Me lo faccio bastare. Oggi niente piů dibattiti su Guenňn, niente arringhe contro la stupiditŕ umana, nessuna caccia tra le pieghe dell'informazione. Li metto lě i miei pensieri e li lascio andare dove solo loro sanno... per un attimo mi rallegra l'idea che la mia battaglia anti-pellicce abbia convinto anche solo una persona a non acquistarne piů... mi distende illudermi che se esiste tanta ottusitŕ esisterŕ altrettanta intelligenza... chiudo per un attimo gli occhi e non so perché ma mi viene in mente una frase di Napoleone... "Chiedetemi tutto ciň che volete tranne il tempo: č l'unica cosa che non sia in mio potere".