mercoledì, novembre 20, 2002

(Seconda parte)

C'č pelo... e pelo


'Contesti' a parte, non me ne importa poi piů di tanto se si decide di far passare un publiredazionale per un articolo, purché le informazioni contenute siano davvero interessanti... "Aiuto... - dico tra me e me - ma qui si parla di come la signora Ravizza abbia 'cambiato le regole del guardaroba chic'!" Non solo...
Qui si promuovono le pellicce!
Sapete? Per un attimo, anni fa avevo creduto che l'uomo si stesse evolvendo... non č che mi sbagliassi... solo che avevo capito male quali fossero i suoi obiettivi... l'evoluzione mica č sempre positiva! Pensate all'evoluzione di una malattia, all'evoluzione di un pensiero, all'evoluzione di una storia...
Non mi ritengo un'animalista intransigente. Mi ritengo solo una persona sensibile che sente forte e inappagato il desiderio di vivere piů in armonia con il pianeta. Mi domando... ma come fanno, ad insegnare l'amore per la natura ai propri bambini, quelle mamme che farebbero carte false per indossare una pelliccia di visone o di zibellino?
Chi mi conosce sa che non amo mi si regalino fiori freschi (quelli secchi poi...). Trovo i fiori meravigliosi, i loro colori, i profumi... dipingono le stagioni, accarezzano i paesaggi, rendono felici i giardini... ma un mio sorriso non puň valere la morte di un fiore per quanto romantica possa apparire la cosa...
A maggior ragione mi chiedo come si possa immaginare di sentirsi piů belle e appagate con addosso una pelliccia... qualcosa cioč che nasce dal sacrificare esseri viventi indifesi, e sottolineo indifesi... č retorico pensare ai cuccioli di foca? Mi dite dove sta questa mirabile 'intelligentia' che pare debba differenziarci da tutte le altre creature?
Se mangio carne?
Pochissima, ma lo faccio. Non rinnego il fatto di essere per natura un 'animale onnivoro' e pure pieno di tante contraddizioni. Non rinnego la mia natura umana. Ma cerco di fare solo ciň che č necessario e soprattutto, come dicevo prima, in armonia con l'ambiente. Ce la farň? Almeno ci provo...
In ogni caso, ogni volta che vedo una signora sprofondata o arrotolata in una pelliccia, ricoperta di peli piů pregiati dopo aver pagato fior di soldini per strappare via i suoi... la bambina che c'č dentro di me mi guarda con occhi pensierosi sussurrando... "Ehi, tu...mi spieghi perché quella donna porta addosso la pelle di un altro animale?



Quello che fa... il 'contesto'


Bene, bene, bene...
Oggi č una di quelle giornate in cui mi sento in forma davvero e in cui mi assale la consapevolezza di essere - diciamo - qualcosa di 'diverso'...
Diverso da cosa?
Giudicatelo voi.
Di solito appena sveglia faccio colazione e leggo un po' come la stragrande maggioranza delle persone. Nel mio caso, certo, sarŕ anche deformazione professionale... Stamattina, ancora assonnata (la doccia, ahimé, puň ben poco sui miei cicli di avvio), sfoglia che ti sfoglia eccomi a pag. 307 dell'ultimo numero di Panorama. Chi lo ha letto (chi nn l'ha fatto magari potrebbe farlo spinto da queste mie considerazioni) avrŕ notato che c'č un 'bellissimissimissimo' articolo su... su... su... non so bene se sia sul 'lusso' (cosě come dice la testatina in alto) oppure sulla 'maison' Annabella, nota azienda produttrice di pellicce. Attenzione, la differenza č grande! Perché se fosse un articolo sul 'lusso' sarebbe un 'pezzo giornalistico'... se fosse su Annabella... dovrebbe essere un cosiddetto publiredazionale, vale a dire uno spazio a pagamento. Onestamente non oso chiederlo alla giornalista che se ne č occupata... i publiredazionali dovrebbero riportare la dicitura 'messaggio promozionale'... e qui non c'č.
Bene, bene, bene...
Ma di che mi meraviglio?
'Giust'appunto' (adoro quei termini in disuso che il correttore ortografico del computer mi cassa dicendo...si consiglia di evitare questo termine, non perché errato, ma perché logoro e abusato) qualche tempo fa avevo contattato la redazione di Panorama perché volevo segnalare un prodotto alimentare tipico del mio territorio, di grande qualitŕ e salutare... mi sembrava un'informazione davvero utile per tutti e che premiava anche la serietŕ nel modo di operare di un'azienda. La collega giornalista mi rispose candidamente... "Beh... anche se l'azienda produttrice in questione č piccolissima, potrebbe sembrare pubblicitŕ il fatto di citarne il prodotto... non possiamo farlo... solo se riusciamo a trovare un 'contesto' idoneo potremo al limite dare un'indicazione sul prodotto"... morale: a distanza di mesi il 'contesto' non č stato trovato... e poi... chi doveva trovare il 'contesto'? I 'contesti' mica si trovano cosě per strada! Ah... sě... scusate... quando si parla di pellicce sě... lě nei 'contesti' riesci ad inciampare, tanti sono... si sa... la moda i 'contesti' sa come fabbricarli... la salute... no.
(fine prima parte)